I conti non tornano..

Dopo il successo del V day qualcosa in Italia si è mosso.. la preistorica e immortale classe politica italiana si è accorta che qualcosa non va.. che l'italiano non è così sornione come sembra e che se si incazza son dolori soprattutto se ha una guida, un aizzatore di folle.. una persona che riesca a catalizzare il malessere comune.
Beppe Grillo sembra essersi fatto carico di incarnare questa sensazione generale attaccando la classe politica e i grandi cartelli monopolizzatori dell'economia italiana attraverso un mezzo che è stato sottovalutato e che difficilmente può essere filtrato\censurato dagli abitanti della "torre di mordor" che ci governano ossia internet e nel caso specifico i blog o meglio il blog gestito da Beppe e dai suoi uomini che nell'ombra lavorano e tengono viva questa "avanguardia antipolitica".

Come dicevo il sistema si è accorto della piccola "esplosione" dell'8 settembre e le varie lobby politiche hanno reagito nei modi più diversi: si è parlato di populismo, di antipolitica, di qualunquismo e addirittura di culto della persona.
"Come cittadino che ha firmato la proposta di legge di Beppe Grillo e come esponente di una forza politica che si e' battuta per gli stessi obiettivi, sono orgoglioso della riuscita di questa operazione". Cosi' il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, ha commentato l'iniziativa di Beppe Grillo e la raccolta di firme contro i parlamentari condannati.
"Non si tratta di una protesta ma di una proposta di legge di iniziativa popolare che ha il giusto obiettivo di mettere con le spalle al muro questa classe politica -ha concluso Di Pietro- che finalmente deve prendere posizione su questo tema". (?????? ma da che pianeta arriva??)
"L'aria di protesta anche organizzata che c'è in questo momento mette a rischio il futuro della stessa democrazia". Così Rosy Bindi, secondo la quale "senza politica non c'è democrazia e noi vogliamo invece rilanciare il ruolo e la dignita' della politica. L'elezione dell'assemblea costituente del Pd - sottolinea il ministro della Famiglia - dovrebbe essere la risposta alle firme raccolte ieri".
"Non condivido nè Grillo nè i tanti grilli ben vestiti che ci sono in giro...". Così Giulio Tremonti commenta la manifestazione di Bologna, aggiungendo che però il comico genovese "è sicuramente piu' simpatico... ".

Queste sono alcune delle reazioni "a caldo".. poi si è un pò degenerato e si è addirittura passati agli insulti:
"Mi vergogno profondamente di una piazza che applaude o comunque fa festa per la morte di Marco Biagi" è stato il commento di Pierferdinando Casini e infine Grillo è stato addirittura definito apprendista stregone dal direttore dal Tg2 come si può vedere nel video.

Comunque l'incognita che ha lasciato con il fiato sospeso la politica italiana viene dall'eventualità di una discesa in politica del buon Grillo perfetto per raccogliere quei voti "dissidenti" sia di destra che di sinistra.. un dubbio che è stato subito chiarito dall'ex comico genovese che ha spiegato che si limiterà a bollare di "grillo garanzia" quelle liste civiche che rispetteranno alcuni presupposti dettati nel suo blog tra cui il cavallo di battaglia del V-day ossia il dover essere incensurati per candidarsi in parlamento.

Bene il problema secondo me è il seguente: può Grillo permettersi di dare il benestare a liste civiche essendo lui stesso un pregiudicato? Per chi non lo sapesse nel 1998 la cassazione lo ha condato definitivamente per omicidio colposo a un anno e tre mesi di carcere, poiché giudicato responsabile della morte di due adulti e del loro bambino di 9 anni a seguito di un incidente d'auto, avvenuto il 7 dicembre del 1981, nel quale lui era alla guida.

Ok non è un reato che ha a che fare col falso in bilancio, tangenti corruzione o tutte le altre questioni che colpiscono la maggior parte della nostra classe politica ma pur sempre di un pregiudicato si tratta.. quindi riassumendo abbiamo un pregiudicato che darebbe il benestare ad incensurati per contrastare una classe politica di banditi.. mi sono perso..

Lo so il mio è un ragionamento che fa acqua e che sicuramente andrebbe maggiormente sviscerato ma alla fine i conti non tornano.