venerdì, settembre 07, 2007

Demian

L'insegnante aveva parlato del Golgota. Il racconto biblico della passione e della morte del Redentore mi aveva fatto profonda impressione fin dall'infanzia e qualche volta, da ragazzino, per esempio il venerdì santo, dopo che mio padre aveva letto la storia della passione, avevo vissuto commosso e pieno di fervore quel mondo dolorosamente bello e pallido, fantastico e pure grandemente vivo, a Getsemani e sul Golgota...
Alla fine della lezione Demian mi disse sovrappensiero: "Sinclair, qui c'è qualcosa che non mi piace. Rileggi la storia e assaggiala con la lingua: c'è qualcosa di insipido, cioè la questione dei due ladroni.
Grandiose sono le tre croci, una accanto all'altra in cima al colle. Ma eccoti il tranello sentimentale del buon ladrone. Prima ha fatto il delinquente e commesso chissà quanti misfatti, ora si sdilinquisce e piagnucola esaltando il pentimento e la redenzione.
Che significa quel pentimento a due passi dalla tomba? Ma via! Anche questa è una storiella da preti, dolciastra e insincera, con la vernice della commozione su uno sfondo molto edificante.
Se oggi tu tu dovessi scegliere per amico uno dei due ladroni, o pensare in quale dei due preferiresti aver fiducia, non sarebbe certo questo piagnucoloso convertito. Sarebbe l'altro che almeno è un uomo di carattere. Egli se ne infischia della conversione che nei suoi panni può essere soltanto un mucchio di belle chiacchiere, prosegue per la sua strada fino in fondo e non rinnega all'ultimo momento il diavolo che finora lo ha dovuto aiutare. E' un uomo di carattere, e gli uomini di carattere hanno facilmente la peggio nella storia sacra.
Forse è un discendente di Caino. che te ne pare?"
Rimasi costernato. Avevo creduto di conoscere a fondo la storia della crocifissione e soltanto ora capivo quanto poco personalmente, con quanta poca fantasia l'avevo letta e ascoltata.
Come sempre, egli sentì la mia resistenza prima ancora che dicessi una parola.
"... ti dirò una cosa: questo è uno dei punti che mettono in rilievo il difetto di questa religione.
Il Dio dell'Antico e del Nuovo testamento è un personaggio eccellente, ma non è quello che dovrebbe essere.
E' il bene, la nobiltà, il bello, è paterno, alto, sentimentale: tutte belle cose,ma nel mondo c'è dell'altro che viene attribuito semplicemente al diavolo, e tutta questa parte del mondo, questa metà viene soppressa e uccisa col silenzio. Allo stesso modo si esalta Dio come padre di ogni vita, ma non si parla della vita sessuale che pure è fondamento della vita e, se mai, la si dichiara diabolica e peccaminosa.
Non ho niente in contrario che si veneri questo Dio Geova, ma io dico che dobbiamo venerare tutto e considerare sacro il mondo intero, non soltanto la metà ufficiale, artisticamente separata. Accanto al servizio di Dio dovremmo avere anche un servizio del diavolo. A me parrebbe giusto. Oppure si dovrebbe procurarsi un Dio che racchiuda anche il demonio e davanti al quale non si abbia da chiudere gli occhi quando avvengono le cose più naturali del mondo."

dal racconto di Hermann Hesse "Demian"

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