lunedì, ottobre 22, 2007

V per VenBeTTa

Da oggi avrò il supporto di una collaboratrice ancora più polemica di me.. mi dissocio dalle sue polemiche a priori ahahahahahahahah! 'njoy BetTa..
P.s. se qlc volesse aggiungersi basta chiedere.. Yo!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok allora adesso siete in 2 a metterci la testa su questo blog....... Bene Bene, vi sottopongo subito un bel argomento su cui riflettere un po......


Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC,
un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei
certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di
lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il
fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi,
risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti
diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano:
“Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni
a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese
siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo
che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.
Prodi e Levi
si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma
sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i
responsabili.


POI VENITEMI A DIRE CHE QUESTE BELLE PERSONE RISPETTANO LA LIBERTA'

mi sembra appropriato far un piccola citazione tratta dalla nostra "gloriosa" costituzione prima di salutarvi...

Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni
altro mezzo di diffusione.

chinaski ha detto...

CRISTO SANTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ps
appena mi riprendo e mi informo cercherò di commentare più dettagliatamente...cristo santo.

Anonimo ha detto...

A me risulta che questa legge voglia regolamentare soltanto il mercato dell'editoria, in pratica hanno l'obbligo di registrazione solo coloro che fanno informazione a livello professionale, chi produce giornali, riviste...etc..
Ciò per definizione esclude a priori i bloggers in quanto non c'è fine di lucro.Ci sono parti della legge che rimangono ancora poco chiare, nella forma, e ciò ha fatto sì che si aprisse l'attuale discussione sui bloggers. Ma può essere che c'abbia capito male io...

La citazione sull'articolo 21 della costituzione mi sembra uno spunto molto interessante. I giornali, i telegiornali, ormai ci propongono delle false notizie ( in pratica, tutte le notizie sono da ritenersi assolutamente vere a parte quando se ne ha un'esperienza diretta).
Le notizie sono preconfezionate per far appello a vari sentimenti del popolo, tipo l'insicurezza, la paura..etc..
Oppure sono ingigantite per sviare l'attenzione da cose più serie, così il popolo italiano non sa niente sui processi del premier(dell'allora), però sa esattamente il numero delle macchie di sangue del pigiama della Franzoni.
Insomma un'informazione imbavagliata o kmq poco credibile.
Se poi ci fosse una reale attuazione dell'articolo 21 della nostra costituzione non sarebbero sparite persone come Luttazzzizzz dalla rai, o kmq sarebbe più di difficile l'uso della diffamazione (ormai strumento del ricco per piegare la libertà d'espressione).
Insomma se uno esprime la sua opinione su uno sfigato va tutto bene, ma se pesti i piedi alla persona sbagliata in Italia vai incontro a processi lunghissimi, costosissimi...Una persona ci pensa bene prima di dire una cosa scomoda...la chiamerei un' auto-censura preventiva. La libertà d'espressione viene così autorepressa alla nascita.
Questo spiega la quantità di non-giornalisti, che piuttosto che pestare i piedi a qualcuno,evitano di dare la notizia per quella che è, oppure le danno uno spazio di qualche secondo alla fine del TG...

Betta

Anonimo ha detto...

Il primo aggiornamento te lo do io, da notizie apprese tramite radio si vocifera che il libero cittadino non sia soggeto a nessun tipo di restrizione. Il provvedimento, se approvato, andrà a colpire solo chi opera nel mondo dell'editoria..... Vedremo quali sono gli sviluppi......

Pischio ha detto...

vi lascio soli un attimo e mi trovo una feroce polemica???? mi era giunto all'orecchio qualcosa ma tutto da decifrare.. sui blog volano le considerazioni e le accuse ma bisogna aspettare un disegno di legge definitivo per smontarlo..
Per quanto riguarda i "giornalai" nostrani stendo un velo pietoso.. se ne salva uno su mille e appena pesta il piede sbagliato viene falciato.. e voi mi dite che viviamo in democrazia? viviamo in un paese dove ti controllano il conto in banca, le telefonate,imbavagliano l'informazione, truccano le elezioni, i risultati dei referendum non vengono nemmeno considerati e ti tassano pure l'aria che respiri.. w la repubblica delle banane!!

P.s. ci vorrebbe l'opinione di rey sempre informato su tutto.. "qualcuno" lo sproni..

Anonimo ha detto...

E' vero che sarebbe saggio aspettare un disegno di legge prima di lanciare accuse e polemiche..... Ma memore di quanto successo in altre occasioni (vedi superbollo che doveva nascere per tassare i macchinoni di lusso, i cosidetti SUV, e ora tasa chi osa avere piu di 140 cavalli) mi pare che sia meglio agire e manifestare il proprio malumore anzitempo, sperando che qualcuno capisca che la direzione presa va contro la "presunta"liberta di parola che vige ad oggi


Ps. el rey de oxaca è a Roma, prima di sababto penso che nn possa essere spronato

Anonimo ha detto...

Roma ... que es ? ah, la capital !! no, no , jo soy a Oaxaca .. gli avocadi, il mezcal ... el sol !

giuro che non ne so un bel niente ...

Anonimo ha detto...

Sono però molto ansioso di polemizzare con la benvenuta newbloggerintown !!

Pischio ha detto...

Siamo tutti ansiosi di polemizzare un pò con la Betta ma si fa un pò desiderare... ah queste donne..

chinaski ha detto...

sì infatti, sti blogger che invece di creare polemica e alimentare la discussione passano le serate a scolarsi birre dove lavoro, distraendomi dalle mie patatine fritte...
lavorate, barboni!