
L'idea di questo tipo di embrione nasce dall'esigenza e dalla carenza di ovuli umani (dal momento che le donatrici devono subire un piccolo intervento chirurgico) e quindi si è pensato all'uso di ovuli bovini a cui viene rimosso tutto il materiale genetico originale e inserito Dna antropico ottenendo, secondo i ricercatori, un ovulo al 99,9 % umano.
Diverso il parere dei ricercatori italiani:
"Effettuare manipolazione genetica sugli embrioni a scopo di ricerca non significa fare esperimenti assurdi e inutili di clonazione umana a scopo riproduttivo ma significa fare ricerca sulle cellule staminali embrionali che rappresentano oggi la vera e grande fonte per la potenziale cura di tantissime malattie" (Giuseppe Novelli, genetista)
"Difficile pensare a cure di malattie incurabili come l'Alzheimer, il Parkinson o la sclerosi laterale amiotrofica grazie allo studio di cellule staminali prelevati da embrioni misti creati da un ovulo animale a cui viene inserito Dna umano" (Bruno Dallapiccola, Professore di genetica)
Entrambi, e non sono i soli, sono d'accordo nel sostenere che l'Italia non investe abbastanza nella ricerca a differenza di altre nazioni e non sfrutta i finanziamenti europei per la realizzazione e il mantenimento di laboratori portando le nostre "menti" a cercare opportunità all'estero.
Bisogna aggiungere anche che l'embrione "chimera" non è una novità dato che è dagli anni 90 che si susseguono diversi esperimenti:
Nuclei di cellule umane sono state impiantate nel 1997 all'interno di ovociti di gorilla mentre nel 2002 sono stati creati ovini con organi umani e addirittura un ibrido tra uomo e coniglio.
Si è ottenuta, sempre nel 2003, la fusione di embrioni umani di sesso diverso ossia una "crimera ermafrodita" con l'intento di combattere alcune malattie congenite.
Nel 2006 l'embrione "minotauro".. quale il prossimo?
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